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IL RISTORANTE RISCARCISCE I RESIDENTI DI UN CONDOMINIO PER RUMORI E ODORI MOLESTI

17 Apr

Se un ristorante cagiona comprovati rumori e odori molesti agli abitanti nelle vicinanze è tenuto, secondo la giurisprudenza, a risarcirli, anche se chi subisce detti “disagi” non ha riportato danni alla salute.

Questo è il principio più volte ribadito dalla giurisprudenza negli ultimi anni.

Infatti, la Corte di Cassazione ha più volte precisato che “l'assenza di un danno biologico documentato non osta al risarcimento del danno non patrimoniale conseguente ad immissioni illecite, allorché siano stati lesi il diritto al normale svolgimento della vita familiare all'interno della propria abitazione ed il diritto alla libera e piena esplicazione delle proprie abitudini di vita quotidiane, quali diritti costituzionalmente garantiti, nonché tutelati dall'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, la prova del cui pregiudizio può essere fornita anche con presunzioni”.

Ciò anche in quanto, l’accertata esposizione a immissioni sonore intollerabili può determinare una lesione del diritto al riposo notturno e alla vivibilità della propria abitazione, la cui prova può essere fornita dal danneggiato anche mediante presunzioni, sulla base di nozioni di comune esperienza, senza che sia necessario dimostrare un effettivo mutamento delle proprie abitudini di vita.

Fonti:

Cass. Civ. SS.UU. n. 2611/2017

Cass. Civ. n. 11930/2022

Cass. Civ. 20096/2023

Fonte immagine:

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